Per me chi lavora bene è un’Artista!
Peraltro, non si dice sempre così di una persona che lavora bene? “ARTE s.f. (lat. ars artis): capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere un’attività umana in vista di determinati risultati“. – Tratto dal vocabolario Treccani –
Il lavorare
Nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana, svolta singolarmente o collettivamente, che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza, portano a creative forme di espressione estetica, economica, culturale, sociale, … Vedo molte analogie con la definizione di arte. E tu?
Il mio lavoro è risolvere problemi
Il Signor Wolf (personaggio del film Pulp Fiction di Tarantino) si presenta con una frase ormai diventata celebre: “sono il Signor Wolf, risolvo problemi“. Anche tu ogni giorno della tua vita lavorativa risolvi problemi, affronti criticità e meglio li affronti e li risolvi maggiore sarà la possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi.
Dal profano al sacro
Il 1500 è stato un secolo di laceranti contrasti: la Riforma Protestante, la conseguente reazione della Controriforma Cattolica, la perdita dell’equilibrio politico. All’epoca un certo Michelangelo Buonarroti, in un clima sociale e politico molto complicato, ha affrontato e risolto enormi problemi nella realizzazione di una delle sue opere più grandiose (la Cappella Sistina, non proprio “una caccola”).
Correva l’anno 1506 e Michelangelo era indeciso sul da farsi. Dai suoi diari (conservati nella biblioteca vaticana) si evince il problema fisico: le prolungate posizioni che Michelangelo doveva assumere per lavorare, dolori agli occhi a causa dei colori e delle polveri, al collo e alla schiena. E quelli di carattere politico, dovuti all’impegno che ancora legava Michelangelo alla famiglia della Rovere per la tomba di Giulio II. Michelangelo si trovò, inoltre, a dover fronteggiare problemi di carattere tecnico. Infatti il pittore Sebastiano del Piombo, suo amico, aveva fatto preparare una base pittorica su muro adatta alla tecnica ad olio, immaginando che il maestro non fosse più in grado di cimentarsi nella tecnica dell’affresco, soprattutto di grandi dimensioni, per via dell’età.
Inutile dire che la reazione di Michelangelo non fu delle più positive: fece togliere tutto e procedette con l’affresco. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
I Dirigenti di oggi si trovano ad affrontare problemi ben diversi da quelli che caratterizzarono la realizzazione della Cappella Sistina. Eppure, la storia dell’arte ha molto da insegnare su questo fronte.
Torniamo a Mr. Wolf
Il lavoratore artista deve avere la capacità di prendere decisioni
e risolvere problemi ovvero la capacità di saper notare, saper ricercare e saper gestire le alternative in situazioni complesse, difficili e di tensione.
1. Problemi
In altri termini deve possedere la capacità di stabilire le caratteristiche del problema e circoscriverne gli aspetti essenziali, per identificarne le cause e ricercare le soluzioni, queste ultime devono essere centrate sulle motivazioni e non sui sintomi. Infine attuare operativamente la decisione.
2. Decisioni
Assumere decisioni significa, poi, operare una scelta in modo sistematico fra specifiche ed importanti risorse alternative.
3. Guida
Il lavoratore artista deve, infine, avere capacità di guida per armonizzare le risorse umane con gli obiettivi aziendali.
In altri termini deve pianificare le risorse umane rispettando la coerenza tra scelte strategiche e conseguenti obiettivi, struttura e ruoli chiave.
In tutto questo processo, il lavoratore artista deve tenere presente la variabile legata ai conflitti.
Il conflitto (a tal proposito clicca qui) rappresenta una fase fisiologica nella vita di un gruppo, inteso come insieme di individui che ricerca risposte su questioni base, per esempio obiettivi, ruoli, comportamenti. Per risolvere il conflitto, un gruppo deve quindi essere gestito con attività appropriate per sviluppare un linguaggio comune per migliorare la comunicazione, definire norme di comportamento, creare figure leader, accrescere il livello di coesione e spirito del gruppo stesso.
2 pensieri su “Lavorare bene è un arte?”
Ottima delucidazione sul comportamento da attira per il datore di lavoro e per i suoi collaboratori, per motivarli ed incentivarli al raggiungimento di risultati più importanti .
Grazie del commento