Un sorprendente numero di persone presenti ad un incontro, al momento di andare via, disse che il meglio della relazione poteva essere catturato da un solo punto, vale a dire: Cortez, il grande esploratore …
- Approdato a Vera Cruz, in Messico nel 1519, Cortez sfidò gli indigeni in nome della nazione Spagnola. I suoi soldati dovettero sfidare un astuto nemico e la devastazione delle malattie. Preoccupato da una possibile ribellione, Cortez ricorse ad una strategia estrema: mandò un tenente verso la costa per bruciare le navi!
L’importante conclusione fu: una barca in fiamme può fare un mondo di bene
L’unico sistema per affrontare un cambiamento, un nemico agguerrito, una congiuntura sfavorevole è tratteggiato dalla capacità di sviluppare un insieme di attività svolte per produrre uno specifico risultato, destinato ad un particolare cliente o mercato che deve essere strutturato, misurato in termini di costi, tempi, soddisfazione del cliente interno/esterno ed inserito in una prospettiva trasversale all’organizzazione.
I mattoni del sistema organizzativo
Bisogna svolgere le mansioni, intese come insiemi di compiti attribuiti ad una posizione, che modellano e definiscono il rapporto tra individuo ed organizzazione. Esse devono individuare responsabilità, compiti e funzioni. In questo senso sono il mattone, l’unità elementare dell’assetto organizzativo. Questa procedura di processo può essere denominata una “revisione di base” in quanto il principio primo su cui si poggia è quello di prescindere dall’esistente e di non cercare di intervenire direttamente sui sintomi nell’intento di ridurre le disfunzioni manifeste. Non intervenire su quello che non va ma lavora su quello che sai fare bene.
La qualità è il parametro esclusivo
Parlare di qualità non vuol dire considerare esclusivamente la “tecnologia”, il prodotto o la mole di lavoro svolta. La qualità del lavoro da svolgere rappresenta, invece, il vero terreno del vantaggio competitivo.
Il processo di qualità
Orientamento al cliente
- Dipendi dai tuoi “clienti” interni. Vale a dire dal tuo Staff.
- Dovresti pertanto capire le loro esigenze presenti e future, soddisfare i loro requisiti e mirare a superare le loro stesse aspettative.
Leadership diffusa
- Stabilisci unità d’intenti e di indirizzo degli stessi.
- Devi creare e mantenere un ambiente che coinvolga pienamente le persone nel perseguimento degli obiettivi dell’organizzazione.
Coinvolgimento
- Definisci il tuo ruolo come l’essenza dell’organizzazione.
- Il tuo pieno coinvolgimento permette di porre le capacità dello Staff al servizio dell’organizzazione.
Approccio ai processi
- Riesci ad ottener il risultato desiderato quando le relative attività e risorse sono gestite come un processo.
- Ogni attività deve essere processata come in filiera e mantenuta costante nel tempo.
Approccio sistemico
- Identifica, capisci e gestisci (come fossero un sistema ripetitivo) processi tra loro correlati.
- Questo contribuisce all’efficacia e all’efficienza dell’organizzazione nel conseguire i propri obiettivi.
Miglioramento continuo
- Desidera il miglioramento continuo delle prestazioni complessive.
- Questo dovrebbe essere il tuo obiettivo permanente e legarlo a quello dell’organizzazione.
- In altre parole: l’ottimizzazione dell’efficacia e dell’efficienza dei processi operativi è dettata da istruzioni operative.
- Questo dovrebbe essere il tuo obiettivo permanente e legarlo a quello dell’organizzazione.
Oggettività
- Analizza solo le informazioni che mirano al raggiungimento degli obiettivi sia economici sia qualitativi, nell’ottica di mantenere o incrementare la tua prestazione e quella dell’organizzazione:
- accerta i requisiti che secondo il cliente interno dovrebbero essere presenti;
- determina il “peso” che il cliente interno attribuisce ai requisiti.
Reciproco vantaggio
- Considera l’organizzazione come interdipendente dall’Azienda.
- Il rapporto di reciproco beneficio migliora, per entrambi, la capacità di creare valore.
Questi principi di gestione per la qualità del lavoro sono la base per le norme di sistema del proprio lavoro nell’ambito di una organizzazione di qualità.
Uscire sconfitti dallo tsunami del cambiamento dipende da:
- la confusione negli schemi di riferimento;
- l’incapacità di immaginare che ciò che sembra inconcepibile possa diventare realtà;
- il rifugio nel passato come soluzione delle difficoltà.
Il coraggio di cambiare oggi non vuol dire più traslocare da una casa all’altra ma assomiglia più al viaggio di Cristoforo Colombo.
- La imprevedibilità del contesto, il numero delle variabili, le combinazioni e le contemporaneità rendono le previsioni poco verosimili. Anzi ridicole!!!!
E come scrisse Richard Farson “Who makes the most mistakes wins” (vince chi fa più errori)